Amazzonia: la siccità fa emergere volti misteriosi scolpiti su un letto di un fiume
Questo giovedì il fiume Negro ha registrato 13,29 metri, il livello più basso in 121 anni di misurazioni.
Strane incisioni rupestri risalenti a più di mille anni fa sono riapparse nel fiume Negro nel mezzo della storica siccità a Manaus, la capitale dello stato brasiliano di Amazonas, secondo quanto pubblicato giovedì dai media brasiliani G1. Gli esperti ritengono che le immagini scolpite di volti sorridenti e tristi abbiano tra i 1.000 e i 2.000 anni e siano state disegnate con pietre incise con un’ascia. Le prime testimonianze di queste incisioni rupestri, simili ad espressioni umane, risalgono al 2010, quando le acque scure del fiume Negro scesero a 13,63 metri, in quella che fu considerata la più grave siccità che quella regione avesse affrontato da molto tempo. Tuttavia, questo giovedì il livello del fiume è sceso a 13,29 metri, il più basso in 121 anni di misurazioni, con cui le misteriose incisioni sono emerse nuovamente dalle acque. A Manaus, il fiume Negro si unisce al fiume Solimões per formare l’Amazzonia.
I popoli indigeni dell’Amazzonia hanno chiesto alle autorità di
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER