
Xiaomi pensa in verde: tra intelligenza artificiale e limoni riciclati, così la tecnologia diventa sostenibile
Che la tecnologia possa essere alleata dell’ambiente non è più un’utopia. A dimostrarlo è Xiaomi, che nel suo settimo Report ESG (Ambiente, Società e Governance) racconta un 2024 all’insegna di innovazione, sostenibilità e inclusività. Fabbriche che pensano (e risparmiano CO₂) Il centro della rivoluzione verde di Xiaomi è la Smart Factory, la fabbrica intelligente dove...
La società cinese ha pubblicato il suo Report di sostenibilità 2024, tracciando un percorso tra inclusività, innovazione e impegno ambientale
@Xiaomi
Che la tecnologia possa essere alleata dell’ambiente non è più un’utopia. A dimostrarlo è Xiaomi, che nel suo settimo Report ESG (Ambiente, Società e Governance) racconta un 2024 all’insegna di innovazione, sostenibilità e inclusività.
Fabbriche che pensano (e risparmiano CO₂)
Il centro della rivoluzione verde di Xiaomi è la Smart Factory, la fabbrica intelligente dove l’IA incontra l’automazione. Con un tasso di automazione dell’81%, questi impianti garantiscono una produzione flessibile, precisa e a basso impatto ambientale.
L’interconnessione cloud-edge – modello IT che permette di portare il cloud computing sull’edge della rete – consente un controllo delle risorse, limitando gli sprechi e migliorando l’efficienza energetica. La vera novità? L’obiettivo “zero rifiuti in discarica“, già raggiunto nel 2024 con un tasso di diversione dei rifiuti del 99,35%, certificato da TÜV Rheinland.
Energia pulita e obiettivi ambiziosi
Guardando al futuro, Xiaomi alza l’asticella: entro il 2030, i fornitori del settore smartphone dovranno tagliare le emissioni del 5%
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