Vola Truth, il nuovo social di Donald Trump: è l’app più scaricata sui dispositivi Apple

Il social media di Donald Trump è partito con la sua app, la ’T’ maiuscola su campo «bluette». T come Truth, verità, e come l’iniziale di Trump, il tycoon bannato da più di un anno da tutte le piattaforme e che alla fine ha deciso di crearne una tutta sua. Da alcune ore è possibile scaricare la app da Apple Store, anche se l’operazione al momento non è accessibile a tutti. Secondo gli organizzatori, i problemi nascono dalle tante richieste. Già in mattinata Truth Social ha registrato più download di tutti, più addirittura del gioco del momento, Wordle!, TikTok, Hbo Max e YouTube, finendo al primo posto nella lista stilata da Apple. La app si presenta come il «grande spazio d’America» dove confrontarsi liberamente, «senza discriminazioni ideologiche».
Il sistema è ancora imperfetto: dopo aver scaricato la app, viene chiesto di creare un account, fornendo data di nascita – essendo la app vietata ai minori di diciotto anni – e indirizzo email, ma poi il link per accedere non arriva in automatico a tutti. Chi ha la possibilità di superare il primo scoglio, si ritrova il messaggio di benvenuto, in cui si invita a postare una «Verità», a rilanciarla, accompagnarla da storie, foto. E con un avvertimento: «Non restare sconvolto se la tua ’Truth’ diventa virale». Cioè proprio quello che molti sognano, su tutte le piattaforme, per uscire dall’anonimato. Lo staff tecnico spiega che ci vorranno ancora alcune settimane per lavorare a pieno ritmo.
«Entro fine marzo – conferma l’ex rappresentante repubblicano del Congresso Devin Nunes, Ceo di Trump Media & Technology Group – saremo completamente operativi, almeno dentro gli Stati Uniti». Trump ha descritto Truth Social come l’alternativa a Facebook, Twitter e YouTube, da cui è stato buttato fuori con l’accusa di aver innescato, con la sua retorica incandescente, l’assalto al Congresso, il 6 gennaio 2021. Il tycoon aveva annunciato a ottobre il lancio del network, dicendo «viviamo in un mondo dove i talebani hanno una presenza enorme su Twitter e il vostro amato presidente è stato silenziato». Il tycoon sperava di avere la piattaforma entro fine 2021, ma ci vorrà ancora tempo per vederla completamente operativa. «Vogliamo dare voce a coloro che sono stati silenziati», ha aggiunto Nunes, in un’intervista a Fox News. «La verità – ha aggiunto – sta arrivando». L’obiettivo dell’ex presidente è di recuperare gran parte degli 89 milioni di follower che lo seguivano sul suo social preferito, Twitter.
Fonte: Il Tempo.it

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