
Vivisezione: il Governo ha provato a riaprire i canili lager come Green Hill
“Massima tutela per gli animali“. Un’affermazione che spesso risuona nel dibattito pubblico, ma che si scontra con una realtà complessa e a volte contraddittoria. Mentre da un lato si promuovono iniziative a favore del benessere animale, dall’altro si ripropongono, ciclicamente, scenari che riportano alla memoria pagine oscure della sperimentazione animale. Il riferimento è al timore,...
Rischio scongiurato: ritirate le proposte di Fratelli d’Italia e Lega per riaprire allevamenti per la sperimentazione animale, evocando Green Hill. Secondo LAV è “urgente investire in ricerca animal-free per un progresso scientifico etico”
@LAV
“Massima tutela per gli animali“. Un’affermazione che spesso risuona nel dibattito pubblico, ma che si scontra con una realtà complessa e a volte contraddittoria. Mentre da un lato si promuovono iniziative a favore del benessere animale, dall’altro si ripropongono, ciclicamente, scenari che riportano alla memoria pagine oscure della sperimentazione animale. Il riferimento è al timore, concretizzatosi in proposte emendative, di una possibile riapertura di allevamenti destinati alla vivisezione, evocando lo spettro di luoghi come Green Hill.
La vicenda si ripete, con dinamiche che ormai conosciamo: proposte di emendamenti, spesso presentati con la giustificazione di dover “sanare” presunte infrazioni europee, che rischiano di vanificare anni di battaglie per la tutela degli animali. Come sottolinea LAV: “Ancora una volta, la chiamata al dissenso dei cittadini italiani ha impedito l’ennesimo passo indietro contro gli animali della maggioranza, verso una ricerca obsoleta che rallenta la vera
Leggi tutto: https://www.greenme.it/animali/vivisezione-il-governo-ha-provato-a-riaprire-i-canili-lager-come-green-hill/
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER