Vino: 2023 annata nera con la produzione più bassa degli ultimi 60 anni
Produrre vino è una sfida continua fatta di tradizione ma anche innovazione, traguardi, rischi e imprevisti. Se il terreno è tra i principali elementi a dare carattere al vino, clima e altri fattori condizionano lo sviluppo della vite. Un mix micidiale di condizioni ambientali disastrose e malattie fungine come la peronospora hanno segnato l’annata nera...
Ci siamo lasciati alle spalle un anno complesso anche per la produzione di vino, la più bassa degli ultimi 60 anni a livello mondiale
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Produrre vino è una sfida continua fatta di tradizione ma anche innovazione, traguardi, rischi e imprevisti. Se il terreno è tra i principali elementi a dare carattere al vino, clima e altri fattori condizionano lo sviluppo della vite.
Un mix micidiale di condizioni ambientali disastrose e malattie fungine come la peronospora hanno segnato l’annata nera della viticoltura: il 2023. Lo scorso anno è stato tra i peggiori con la produzione mondiale più bassa degli ultimi 60 anni: 237,340 milioni di ettolitri.
Lo conferma l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV), etichettando il 2023 come un anno da ricordare in negativo visto il ridotto volume di produzione. Sono le pesanti ripercussioni della crisi climatica.
Nel Nuovo Mondo tra i Paesi che hanno sofferto maggiormente vi sono proprio la nostra Italia, seguita dalla Spagna e dalla Grecia.
Siccità, grandine, precipitazioni, inondazioni e diffusione della peronospora hanno contraddistinto lo scenario vitivinicolo tricolore con raccolte
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