Usare il “sangue” di ostrica nella lotta contro i super batteri: l’ultima trovata di questi ricercatori australiani
La trovata di alcuni ricercatori di utilizzare il “sangue” delle ostriche per far fronte ai super batteri responsabili di diverse infezioni
I super batteri resistenti agli antibiotici sono un problema di salute crescente in tutto il mondo. A livello globale, quasi cinque milioni di persone muoiono ogni anno a causa di infezioni resistenti agli antimicrobici, con il risultato che, senza immediate misure efficaci, i tassi di resistenza antimicrobica potrebbero ancora crescere in modo esponenziale nei prossimi decenni.
A cosa si pensa dunque? Non già a ridurre o eliminare del tutto cause come alcune pratiche agricole e gli allevamenti intensivi (vedremo dopo perché), ma a prelevare sangue dalle ostriche. Più precisamente l’emolinfa che negli artropodi (ragni, crostacei, insetti), è un tessuto fluido che svolge le funzioni analoghe a quelle del sangue e della linfa dei vertebrati.
Proprio così, o almeno questo è ciò che hanno escogitato i ricercatori della Southern Cross University, in Australia, che hanno scoperto come le proteine presenti nell’emolinfa di ostrica abbiano proprietà in
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