
Ucraina, iniziata l’evacuazione di Kherson. Il drammatico appello al Paese: «Chi può vada via»
In Ucraina è iniziata l’evacuazione dai territori liberati della regione di Kherson, da cui i russi si sono ritirati la settimana scorsa. L’evacuazione, coordinata direttamente da Kiev, non è obbligatoria: riguarda le persone che hanno espresso il desiderio di partire, che sono state registrate e alle quali lo Stato garantirà il trasferimento verso i distretti […]
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In Ucraina è iniziata l’evacuazione dai territori liberati della regione di Kherson, da cui i russi si sono ritirati la settimana scorsa. L’evacuazione, coordinata direttamente da Kiev, non è obbligatoria: riguarda le persone che hanno espresso il desiderio di partire, che sono state registrate e alle quali lo Stato garantirà il trasferimento verso i distretti occidentali. «Le persone saranno trasferite nel luogo in cui trascorreranno l’inverno», ha detto la vice premier e ministro per la Reintegrazione dei territori temporaneamente occupati, Iryna Vereshchuk, annunciando l’inizio dell’evacuazione mentre era in visita a Mykolaiv.
Al via l’evacuazione di Kherson
«Lo Stato si assume la responsabilità del trasporto. Verranno forniti case, cure, tutto ciò che serve», ha spiegato Vereshchuk, sottolineando come in particolare per i fragili, anziani e malati in testa, e per chi ha subito danni alla casa il trasferimento sia una necessità. La situazione, infatti, è particolarmente drammatica: la città, dopo la lunga occupazione russa, è in gran parte priva di acqua, gas ed elettricità. E se oggi un segnale di speranza è stato rappresentato dall’arrivo del primo treno da Kiev dall’inizio della guerra, un nuovo motivo di profonda angoscia è stato invece la ripresa degli attacchi russi in città e nella regione: a Kherson sono stati segnalati bombardamenti, mentre poco più a ovest, a Bilozerka, c’è stato un raid su un punto di distribuzione del pane, nel quale cinque persone sono rimaste ferite.
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