TUTTI I VOLTI DI FRANCESCO PANNOFINO
Di Gino Morabito –
Il primo ruolo importante arriva a quasi cinquant’anni. L’idea che si potesse far bene, sia il doppiatore, sia l’attore, non era ancora contemplata. È l’italiano dalle origini straniere, almeno sul grande schermo, mentre presta la sua voce ai divi di Hollywood. Quello di Francesco Pannofino è un marchio di fabbrica, riconoscibile. Che abbia il volto di George Clooney o Denzel Washington, tocca le corde dell’emozione e ci fa ridere, commuovere, indignare.
Un talento versatile, declinato in progetti audaci che spaziano dalla recitazione alla narrazione di eventi, dai documentari tivù ai programmi d’intrattenimento. Alla continua ricerca di nuove sfide umane e artistiche, non possiamo non amarlo. Soprattutto quando, con quell’espressione tipica del regista René Ferretti, per fare in fretta, invitava gli attori a fare le scene “alla cazzo di cane”.
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L’emozione di tornare sul set di Boris e rivedere i colleghi dopo oltre dieci anni dalle riprese del film.
«Ce lo siamo detti tutti: il primo giorno di riprese abbiamo ricominciato come se non fossero passati gli anni. Come se ci fossimo salutati la