Travasare i pesci e usare l’acqua dei laghi per irrigare: l’assurda idea per risolvere la siccità in Sicilia
La crisi idrica ha raggiunto livelli critici. Una proposta estrema prevede il trasferimento dei pesci per utilizzare l’acqua lacustre per l’agricoltura. Legambiente denuncia i rischi ambientali di questa soluzione e chiede interventi sostenibili
@Renato Franceschin (Flickr)
La Sicilia è stretta nella morsa di una grave siccità.
Fiumi in secca, laghi che si prosciugano, raccolti compromessi e una vendemmia in largo anticipo dipingono un quadro drammatico per l’isola. In questo scenario di emergenza, una proposta estrema ha scatenato un acceso dibattito: trasferire i pesci dai laghi per utilizzare l’acqua per irrigare i campi.
L’idea, emersa durante una riunione dell’Autorità di bacino del distretto idrografico siciliano, ha subito incontrato la ferma opposizione di Legambiente. “Siamo alla pura follia“, ha denunciato al Fatto Quotidiano Beppe Amato, responsabile del settore idrico dell’associazione ambientalista.
Un’ipotesi dai rischi ecologici elevati
Il travaso dei pesci, in particolare dalla diga Ragoleto al lago di Lentini o al lago Ancipa, solleva gravi preoccupazioni ambientali. Le differenze di temperatura, profondità e habitat tra i bacini idrici potrebbero mettere a rischio la sopravvivenza della fauna ittica. Inoltre,
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