
Torna la caccia “barbara” in Alaska: orsi e lupi verranno uccisi direttamente dagli elicotteri
Nonostante le proteste degli ambientalisti e le evidenze scientifiche che ne mettono in dubbio l’efficacia, l’Alaska ripristina la caccia aerea a orsi e lupi. Il programma, giustificato con la necessità di aumentare le popolazioni di alci e caribù, consentirebbe ai cacciatori di abbattere fino all’80% degli animali (su circa 8.000 ettari di terreno statale)
@Canva
Elicotteri che volteggiano nel cielo, il rombo dei motori che sovrasta gli ululati dei lupi e il respiro affannoso degli orsi in fuga. L’Alaska torna a far parlare di sé per le sue controverse politiche di gestione della fauna selvatica, ripristinando la caccia aerea a orsi e lupi. Un metodo di abbattimento definito “barbaro” dagli animalisti e dagli scienziati, che denunciano la crudeltà e l’inefficacia di questa pratica.
Il programma, giustificato dalle autorità statali con la necessità di aumentare le popolazioni di alci e caribù, prede ambite dai cacciatori, prevede l’abbattimento di un’alta percentuale di predatori su un’area di 8.000 ettari di terreno. Una decisione che ha scatenato un’ondata di proteste e riacceso il dibattito sull‘equilibrio tra la tutela della fauna selvatica e
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