Ti svelo il lato nascosto del poliestere, l’inganno (in)sostenibile dell’industria tessile
Nonostante le promesse di riciclo e sostenibilità, la produzione della fibra sintetica alimenta l’industria petrolchimica, inquina l’ambiente e contribuisce al problema delle microplastiche. La sua produzione, ahinoi, è in costante aumento
@Canva
Divenuto re dell’industria tessile moderna, il poliestere si è insinuato con grande velocità nei nostri armadi. Dagli abiti fast fashion fino ai capi d’alta moda, questa fibra sintetica è ormai onnipresente, grazie alla sua versatilità, resistenza e basso costo. Eppure, dietro l’apparente convenienza si nasconde un’amara verità: è un tessuto tutt’altro che sostenibile.
Un’industria alimentata dal petrolio
Il poliestere è un derivato del petrolio, uno dei protagonisti indiscussi, insieme a gas e carbone, del cambiamento climatico antropogenico. Come se non bastasse, la sua produzione richiede enormi quantità di energia e acqua.
Secondo il Materials Market Report 2023, la domanda di petrolio per la produzione di plastica, di cui il poliestere fa parte, è destinata a crescere esponenzialmente nei prossimi anni. Se nel 2021 la produzione di poliestere aveva raggiunto 61 milioni di tonnellate, nel 2022 è salita a 63 milioni. Se l’industria continuerà a operare secondo il
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