The White Lotus 2 è troppo italiana?

La seconda stagione della serie, ambientata in un resort di Taormina, inizia con un trionfo di paesaggi da sogno e canzoni di Gino Paoli: non vediamo l'ora che tutto si trasformi in un disastro.Se esistesse una classifica delle più belle sigle di serie tv di sempre, quella di The White Lotus starebbe almeno nelle prime trenta. … Continued

Se esistesse una classifica delle più belle sigle di serie tv di sempre, quella di The White Lotus starebbe almeno nelle prime trenta. La carta da parati animata a tema ananas, onde, canoe e palme del resort hawaiano in cui si svolgeva la prima stagione si sposava perfettamente con “Aloha!”, l’irresistibile motivetto un po’ sinistro del compositore Cristobal Tapia de Veer. Nella seconda stagione (in Italia è un’esclusiva Sky e NOW, e adesso va in onda ogni lunedì su Sky Atlantic), ambientata a Taormina, lo stesso brano perde le connotazioni hawaiane e si italianizza con arpe e piano, ma diventa anche più cattivo man mano che si sviluppa: inizialmente gli affreschi che hanno sostituito la carta da parati mostrano gradevoli scenari di aristocratici impegnati nei loro passatempi, ma non appena entra il beat diventano sempre più sessuali e violenti (eccola qui: alle immagini di Villa Tasca a Palermo sono stati aggiunti dei dettagli occulti). Sicuramente, nella mente dei creatori, la bellezza di questa sigla ha lo scopo di confortare il povero spettatore della prima stagione: brutalmente privato dei personaggi a cui si era più affezionato  – il magnetico Murray Bartlett, gestore del resort, colto nel pieno di una ricaduta dopo 5 anni di sobrietà che si concretizza in alcool, coca e festini gay coi camerieri improvvisati nel suo ufficio, l’insopportabile saputella woke interpretata da Sidney Sweeney, Alexandra Daddario coi suoi occhi fosforescenti nella parte della giornalista fallita e mogliettina frustrata – si ritrova di fronte al secondo capitolo senza troppo entusiasmo, confidando nella presenza degli unici personaggi che sa di ritrovare: la ricchissima e boccolosa rifattona psicofarmacata Tanya McQuoid (Jennifer Coolidge) e il suo tipo, un magrolino abbordato nel resort hawaiano.


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