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Segnali radio misteriosi conducono gli astronomi a una coppia cosmica improbabile

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Per dieci anni, un misterioso segnale radio ha pulsato regolarmente dalla periferia della Via Lattea, sfidando gli astronomi. Identificato come proveniente da un sistema binario formato da una nana rossa e una nana bianca, il transiente radio GLEAM-X J0704-37 ha aperto la strada a nuove ricerche su fenomeni cosmici unici e longevi. La scoperta è stata resa possibile dall’analisi dei dati del Murchison Widefield Array in Australia e da osservazioni con il telescopio MeerKAT in Sudafrica e l'osservatorio SOAR in Cile.

Il James Webb ha catturato le immagini del mostruoso Westerlund 1. Guarda le foto

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Gli astronomi, grazie al telescopio spaziale James Webb, hanno esplorato Westerlund 1, un ammasso stellare supermassiccio situato a 12.000 anni luce dalla Terra. Con una massa di 63.000 Soli e oltre 6,6 anni luce di ampiezza, Westerlund 1 ospita centinaia di stelle gigantesche concentrate in uno spazio ristretto. Le osservazioni del progetto EWOCS hanno rilevato persino nane brune e dischi protoplanetari attorno a giovani stelle, suggerendo che pianeti potrebbero formarsi in questo ambiente. Lo studio offre nuove intuizioni sull'impatto degli ambienti densi sulla formazione di stelle e pianeti, aprendo la strada a scoperte senza precedenti.

Gli scienziati hanno registrato un potentissima esplosione di energia nello spazio

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Gli astronomi hanno scoperto un’esplosione di energia radio senza precedenti, GLEAM-X J0704-37, proveniente da un sistema binario composto da una nana rossa e una nana bianca a 5.000 anni luce di distanza. Questa scoperta riguarda un raro fenomeno noto come "transienti radio di lungo periodo", impulsi regolari di onde radio che durano 30-60 secondi e si ripetono ogni tre ore.

Grazie alla posizione isolata di questo segnale ai margini della Via Lattea, i ricercatori sono riusciti a collegarlo direttamente al sistema stellare binario, facendo luce su un mistero cosmico che intrigava gli scienziati da quasi 20 anni. La scoperta potrebbe svelare nuove informazioni sulle interazioni tra stelle morenti e i processi che generano energia nell'universo.

Come muore una stella? Astronomi catturano uno straordinario primo piano di una supergigante rossa

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Gli astronomi del Very Large Telescope Interferometer (VLTI), gestito dall’Osservatorio Europeo Meridionale (ESO), hanno ottenuto un risultato senza precedenti: la prima immagine ravvicinata di una stella morente situata al di fuori della nostra Via Lattea. La protagonista di questa scoperta è WOH G64, una supergigante rossa avvolta in un insolito bozzolo di gas e polveri...

Individuate nell’Universo primordiale misteriose galassie ultra-massicce

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Queste galassie, denominate “mostri rossi” a causa dell’alto contenuto di polvere che le rende rosse nelle immagini, hanno masse stellari simili a quella della nostra Via Lattea. La loro scoperta suggerisce che le stelle nell’Universo primordiale si sono formate molto più rapidamente ed efficientemente di quanto previsto. Fino ad oggi, si pensava che le galassie […]

Mistero nello spazio: la galassia più antica e lontana mai osservata somiglia alla Via Lattea

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Un gruppo di astronomi ha scoperto una galassia primordiale, REBELS-25, che presenta una struttura sorprendentemente simile alla Via Lattea, nonostante risalga a un'epoca in cui l'Universo aveva solo 700 milioni di anni. Questa scoperta sfida le teorie attuali sull'evoluzione delle galassie, che prevedono che le prime formazioni fossero disordinate e caotiche. Grazie al telescopio ALMA, gli scienziati hanno rilevato dettagli come un disco rotante e strutture simili ai bracci a spirale della Via Lattea, rimettendo in discussione le ipotesi esistenti sulla formazione galattica.

La Via Lattea si trova in un gigantesco sistema cosmico: la nuova scoperta

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Una nuova ricerca ha rivelato che la Via Lattea è parte della Concentrazione di Shapley, una vasta struttura galattica che funge da bacino di attrazione per altre galassie. Lo studio, guidato dall’astronomo R. Brent Tully, ha analizzato i movimenti di oltre 56.000 galassie, suggerendo che la Via Lattea è attratta verso questa immensa concentrazione, che è significativamente più grande di Laniakea.