Suoli sani entro il 2050, primo via libera del Parlamento Ue alla storica legge: “chi inquina pagherà la bonifica”

I suoli del Vecchio Continente sono tutt’altro che “in salute”. Si stima, infatti, che fra il 60% e il 70% dei terreni si trovi in uno stato malsano a causa dei cambiamenti climatici, l’uso massiccio dei pesticidi e l’espansione urbana. Per decenni la questione è stata sottovalutata, ma adesso l’Unione europea sembra aver preso la...

L’Ue si attiva per proteggere la salute dei suoli (troppo degradati e contaminati): cosa prevede la Soil Monitoring Law, adottata in prima lettura dall’Europarlmaneto e perché è fondamentale per il futuro del Pianeta

@Canva

I suoli del Vecchio Continente sono tutt’altro che “in salute”. Si stima, infatti, che fra il 60% e il 70% dei terreni si trovi in uno stato malsano a causa dei cambiamenti climatici, l’uso massiccio dei pesticidi e l’espansione urbana. Per decenni la questione è stata sottovalutata, ma adesso l’Unione europea sembra aver preso la questione più seriamente. Lo scorso giovedì il Parlamento Ue ha definito delle misure finalizzate a raggiungere l’obiettivo dei suoli sani entro il 2050.

Con 336 voti favorevoli, 242 contrari e 33 astensioni, gli eurodeputati hanno sostenuto la proposta di legge sul monitoraggio del suolo (Soil Monitoring Law), che rappresenta il primo atto legislativo dell’UE sull’habitat più ricco di biodiversità della Terra.

“Siamo entusiasti dell’approvazione di questa nuova legge, che rappresenta un passo avanti fondamentale per arrestare i crescenti livelli di degrado del suolo in Europa. Un suolo sano


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