Strage di Mosca, la Turchia sulla «pista ucraina» del Cremlino: «Impossibile un attacco così senza l’aiuto di 007 stranieri»
Prosegue il tentativo del governo russo di addossare all’Ucraina la responsabilità per la strage al Crocus City Hall di Mosca. L’attacco terroristico dello scorso 22 marzo, che ha causato oltre 140 morti e centinaia di feriti, è stato rivendicato più volte dall’Isis-k. Eppure, fin dalle primissime ore successive all’attentato, il Cremlino ha puntato il dito – senza prove – contro Kiev. «È stato l’Isis o l’Ucraina?», ha chiesto un giornalista nei giorni scorsi a Nikolai Patrushev, fedelissimo del presidente Vladimir Putin. Il capo del Consiglio di sicurezza nazionale russo ha risposto senza esitazioni: «L’Ucraina!». Nel frattempo, proseguono le indagini per risalire ai presunti attentatori, alcuni dei quali sono stati arrestati il giorno successivo alla strage. Ieri il Comitato investigativo russo ha
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