Statali, aumenti e arretrati. Scatti per merito e carriere rapide. Così i dipendenti delle Funzioni centrali

Oltre 200mila dipendenti delle Funzioni centrali riceveranno a maggio nelle loro buste paga gli aumenti di stipendio del nuovo contratto firmato lo scorso 5 gennaio. Arriveranno anche arretrati fino a 2.500 euro.
Il nuovo contratto ridisegna le regole per il lavoro pubblico. Ogni lavoratore avrà a disposizione nella sua carriera cinque differenziali stipendiali fino a 2250 euro lordi l’anno che saranno assegnati in base all’anzianità e al merito, quest’ultimo peserà per il 40% nella decisione.
Secondo i conteggi dell’Aran, per i funzionari gli arretrati saranno in media di 2.545 euro lordi, quelli per gli assistenti di seconda area di 1.906 euro lordi, mentre per gli operatori della prima area gli arretrati medi sarebbero di 1.680 euro.
Il nuovo contratto prevede aumenti che variano da 63 euro lordi mensili per gli operatori della prima fascia, fino a 117 euro lordi mensili per i funzionari di grado più elevato.
La media degli aumenti, secondo quanto calcolato dall’Aran, è di 105 euro lordi mensili. Oltre agli aumenti, nelle buste paga di maggio arriveranno gli arretrati di oltre tre anni, visto che il contratto copre il periodo 2019-2021.
Gli arretrati vanno da 1.680 euro per gli operatori, a 1.906 euro per gli assistenti, fino a 2.545 euro per i funzionari. A riceverli saranno anche coloro che sono andati in pensione nel triennio.

Per la scuola bisogna ancora attendere

Per quanto riguarda, invece, il personale scolastico, come è noto, la trattativa è ancora in fase embrionale. Non c’è nemmeno l’atto di indirizzo definitivo. Per il rinnovo contrattuale del personale docente e per quello tecnico amministrativo bisogna ancora aspettare.
Fonte: Orizzonte Scuola.it

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