Se indossi la lana, sai che è crudele quanto la pelliccia? La lettera a Donatella Versace
In vista della sua presidenza alla giuria dell’International Woolmark Prize 2025 a Milano, l’organizzazione PETA ha inviato una lettera a Donatella Versace, sollecitandola a riconsiderare il suo supporto per l’industria della lana, che, secondo l’associazione, comporta pratiche crudeli nei confronti degli animali, paragonabili a quelle della pelliccia. Nel 2018, Versace aveva dichiarato di voler smettere...
Peta ha esortato Donatella Versace a prendere una posizione netta contro l’industria della lana che comporta pratiche crudeli tanto quanto quella della pelliccia
@donatella_versace/Instagram @Ovais Ibn farooq/Pexels
In vista della sua presidenza alla giuria dell’International Woolmark Prize 2025 a Milano, l’organizzazione PETA ha inviato una lettera a Donatella Versace, sollecitandola a riconsiderare il suo supporto per l’industria della lana, che, secondo l’associazione, comporta pratiche crudeli nei confronti degli animali, paragonabili a quelle della pelliccia.
Nel 2018, Versace aveva dichiarato di voler smettere di usare pellicce nelle sue collezioni, per non contribuire alla sofferenza degli animali. Ora PETA le ricorda che, sebbene abbia fatto una scelta etica riguardo alle pellicce, la produzione di lana presenta problematiche simili.
Secondo Yvonne Taylor, Vice Presidente dei Progetti Aziendali di PETA, le indagini globali hanno rivelato che la lana può essere altrettanto crudele quanto la pelliccia, con pratiche spietate che riguardano il trattamento delle pecore.
Le pratiche disumane dell’industria della lana
PETA sottolinea che gli allevamenti di pecore sono spesso luoghi di violenze e maltrattamenti. Le pecore vivono in condizioni stressanti,
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