Scoperte le tracce della ‘passeggiata più antica’ d’America. Le impronte risalgono a 23.000 anni fa
Una nuova e più precisa datazione delle controverse impronte delle Sabbie Bianche nel Nuovo Messico conferma l’occupazione umana della regione per almeno 2.000 anni, tra 23.000 e 21.000 anni fa, al culmine del massimo glaciale.
La nostra specie, Homo sapiens, è apparsa in Africa tra 150.000 e 250.000 anni fa. Poi, circa 80.000 anni fa, i primi esseri umani moderni lasciarono il continente nero e si diffusero nel resto del mondo. Ma non arrivarono ovunque. Percorrendo un’antica traccia, i nostri antenati occuparono per la prima volta l’Asia, dove sono stati ritrovati resti risalenti a più di 70.000 anni fa. Poi è stata la volta dell’Europa, dove apparirono solo circa 45.000 anni fa, e infine dell’America, l’ultimo continente ad essere occupato, circa 14.000 anni fa. O almeno questo è quello che si credeva fino ad oggi. Negli ultimi anni, infatti, diverse datazioni dei resti umani realizzate in America stanno portando a tracce molto precedenti, addirittura più antiche di 10.000 anni rispetto a quanto creduto. Si tratta di un fattore che sfida la teoria dominante, secondo cui l’ultima era glaciale, iniziata 110.000
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