Scienziati trasformano rifiuti industriali in batterie da utilizzare per lo stoccaggio dell’energia rinnovabile
Un piccolo passo per la chimica, un enorme balzo per il futuro delle energie rinnovabili. Da un’idea nata tra i laboratori della Northwestern University, negli Stati Uniti, arriva una scoperta che sembra uscita da un romanzo di fantascienza: un rifiuto industriale, fino a oggi considerato inutile, potrebbe diventare un materiale cruciale per le batterie del...
Trasformare rifiuti industriali in risorse per batterie: una scoperta rivoluzionaria per ridurre l’impatto ambientale e la dipendenza dai metalli rari
©Northwestern University
Un piccolo passo per la chimica, un enorme balzo per il futuro delle energie rinnovabili. Da un’idea nata tra i laboratori della Northwestern University, negli Stati Uniti, arriva una scoperta che sembra uscita da un romanzo di fantascienza: un rifiuto industriale, fino a oggi considerato inutile, potrebbe diventare un materiale cruciale per le batterie del futuro.
Si chiama triphenylphosphine oxide (TPPO) ed è un sottoprodotto della produzione di beni come le vitamine. Finora questa molecola veniva eliminata con costi e difficoltà. Ora, però, grazie a un processo innovativo, può essere trasformata in un elemento chiave per le batterie redox a flusso, capaci di immagazzinare energia in modo chimico, anziché fisico, come avviene nelle batterie tradizionali al litio, come spiega Emily Mahoney, dottoranda e autrice principale dello studio:
Non solo un rifiuto può essere recuperato, ma può competere in termini di densità energetica e stabilità con i suoi rivali a base di metalli. Una notizia rivoluzionaria,
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER