Russia, uno dei terroristi accusati della strage di Mosca interrogato con le scosse elettriche
Uno dei terroristi arrestati per la strage di Mosca, proveniente dal Tagikistan, ha iniziato a svenire durante l’interrogatorio ed è stato quindi è stato collegato a un “caricatore“. Le immagini circolano sui canali Telegram, dove, si precisa, anche se non era un cittadino russo, le forze speciali avrebbero rispettato «i suoi diritti» e gli «hanno dato un telefono per chiamare il suo avvocato». L’interrogatorio, secondo quanto riferito in rete, è stato condotto in modo «regolare» secondo gli standard della Federazione Russa, con l’aiuto di un telefono militare da campo TA-57 (in gergo “tapik”). Girando la bobina (maniglia induttrice), vengono emesse scariche elettriche fino a 80 volt attraverso dei fili, che a loro volta sono collegati al prigioniero tramite le dita,
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