Risolto il cold case più antico del mondo: manoscritto rivela la nobildonna che ha ucciso un prete quasi 700 anni fa

Un prete sgozzato nel centro di Londra. Una nobildonna umiliata pubblicamente per presunti peccati carnali. Una faida tra poteri forti — Chiesa e aristocrazia — che sfocia in un’esecuzione in stile mafioso. No, non è l’incipit di un romanzo noir. È una storia vera, documentata, e dimenticata da secoli. Ma oggi, grazie al progetto Medieval...

Archeologia

Un’indagine storica riapre un cold case del 1337: sesso, potere e sangue si intrecciano in uno dei delitti più inquietanti del Medioevo inglese. Umiliata dalla Chiesa per adulterio, una nobildonna orchestrò un’esecuzione in pieno giorno per punire chi l’aveva tradita

Ilaria Rosella Pagliaro

20 Luglio 2025

©The London Archives

Un prete sgozzato nel centro di Londra. Una nobildonna umiliata pubblicamente per presunti peccati carnali. Una faida tra poteri forti — Chiesa e aristocrazia — che sfocia in un’esecuzione in stile mafioso. No, non è l’incipit di un romanzo noir. È una storia vera, documentata, e dimenticata da secoli. Ma oggi, grazie al progetto Medieval Murder Maps dell’Università di Cambridge, quel delitto antico quasi 700 anni torna alla luce. Il protagonista, anzi la mandante secondo i ricercatori, è una figura straordinaria: Ela Fitzpayne, aristocratica ribelle, astuta e pericolosa.

La punizione pubblica inflitta a Ela Fitzpayne per le sue relazioni illecite

Era il gennaio del 1332 quando l’Arcivescovo di Canterbury, Simon Mepham, scrisse


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