
Riso arborio: questi sono i 3 marchi peggiori che trovi al supermercato secondo il test
Il riso che portiamo in tavola non è sempre sinonimo di qualità. Su 12 confezioni di riso arborio fatte analizzare in laboratorio da Il Salvagente, sono emerse criticità che non possono essere ignorate: presenza di metalli pesanti, difetti nei chicchi e residui di pesticidi. Il problema principale? L’arsenico inorganico, una sostanza classificata come cancerogena dall’Oms...
Metalli pesanti e chicchi “difettosi”: ecco cosa emerge a un nuovo test de Il Salvagente su vari marchi di riso arborio
Il riso che portiamo in tavola non è sempre sinonimo di qualità. Su 12 confezioni di riso arborio fatte analizzare in laboratorio da Il Salvagente, sono emerse criticità che non possono essere ignorate: presenza di metalli pesanti, difetti nei chicchi e residui di pesticidi.
Il problema principale? L’arsenico inorganico, una sostanza classificata come cancerogena dall’Oms e risultata presente in concentrazioni elevate in quasi tutti i campioni analizzati, con un picco preoccupante nel riso Carosio della Lidl, che ha superato i limiti di legge. Ma non è tutto: anche il cadmio, altro metallo pesante cancerogeno legato all’uso di fertilizzanti, è stato rilevato – con un valore oltre soglia nel Riso Vignola bio.
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Pur rientrando (per un soffio) nei margini di errore consentiti, si tratta di livelli tutt’altro che rassicuranti per un prodotto di largo consumo. Ma
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