Ray-Ban Stories, recensione degli occhiali in collaborazione con Meta
Ray-Ban è per eccellenza la marca di occhiali che non passa mai di moda, nonostante sia presente in tutto il mondo dagli anni ’30. Proprio in quel periodo, i piloti della US Air Force – aeronautica militare degli Stati Uniti d’America – accusavano forti emicranie e vertigini. Aggiunti anche i raggi solari durante il volo, era diventato impossibile viaggiare. Vengono così inventati i primi occhiali con lenti verdi che eliminano i riflessi senza offuscare la vista.
E se vi dicessimo che abbiamo avuto l’onore di provare i nuovi Ray-Ban Stories Smart Glasses? Si tratta di occhiali prodotti in collaborazione con Meta. Possono sostituire lo smartphone, permetterci di vivere a pieno i momenti della nostra vita e renderli immortali senza avere le mani occupate. Sono stati lanciati il 9 settembre del 2021 e ora è possibile acquistarli sugli stores online di Ray-Ban.
Design, materiali, ergonomia e i vari modelli
Le funzionalità di questi Smart Glasses sono racchiuse nell’inconfondibile eleganza che contraddistingue Ray-Ban. Sono venduti all’interno di una custodia dalla linea classica e pulita con su scritto solo il nome del brand. Il materiale utilizzato è l’acetato di cellulosa lavorato in modo da ottenere lo Zyl granulare, molto economico però meno duraturo. Questo tipo di plastica permette di giocare su varie colorazioni per accontentare i gusti di tutti i clienti.
Quelle già disponibili per l’acquisto sono il marrone lucido, il blu scuro, il nero lucido, il nero opaco e il verde oliva. Si alternano su tre modelli di occhiali diversi con lenti trasparenti o da sole: Wayfarer, Meteor e Round, la montatura protagonista di questa recensione. Si tratta di uno dei modelli con lenti da sole, tinto di marrone lucido. Possono essere indossati in qualsiasi occasione grazie al loro
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