Quei 63 milioni di salmoni che muoiono ogni anno a causa delle terribili condizioni degli allevamenti intensivi della Norvegia
Malattie infettive e lesioni dovute (anche) al sovraffollamento: negli allevamenti intensivi della Norvegia i salmoni muoiono già prima di arrivare alla macellazione a un ritmo allucinante. Nel 2023, 62,8 milioni di salmoni (e 2,5 milioni di trote iridee) sono morti nella fase di produzione in mare
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Ti sei mai chiesto cosa c’è dietro al salmone che trovi dal tuo pescivendolo? Malattie del pancreas, delle branchie e del cuore o lesioni subite durante l’eliminazione di parassiti come i pidocchi di mare. Solo i più “fortunati” quindi, sopravvivono (e li mangiamo), per il resto ci sono numeri allarmanti e una mortalità precoce che fa rabbrividire.
Quasi 63 milioni, infatti, sono i salmoni morti prematuramente lo scorso anno nei grandi allevamenti tra i fiordi della Norvegia, il più grande produttore mondiale di salmone atlantico. Numero pari a un tasso di mortalità del 16,7%, anch’esso a un livello record, e un dato in graduale aumento che non può non porre problema economico per i produttori.
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