Prosciutto San Daniele disinfettato con la candeggina: c’è la condanna definitiva (e il consorzio sarà risarcito)
Vi ricordate lo scandalo del prosciutto San Daniele disinfettato con la candeggina? La vicenda, scoperta nel 2017 e oggetto di un’inchiesta approfondita, si è ora conclusa con la conferma della condanna da parte della Corte di Cassazione. Due veterinari, un allevatore e un commerciante sono stati riconosciuti colpevoli di aver violato il disciplinare del celebre...
Si conclude con una condanna definitiva lo scandalo del prosciutto San Daniele disinfettato con la candeggina. Dopo un’inchiesta avviata nel 2017, la Corte di Cassazione ha confermato la sentenza per due veterinari, un allevatore e un commerciante, riconosciuti colpevoli di frode alimentare
Vi ricordate lo scandalo del prosciutto San Daniele disinfettato con la candeggina? La vicenda, scoperta nel 2017 e oggetto di un’inchiesta approfondita, si è ora conclusa con la conferma della condanna da parte della Corte di Cassazione.
Due veterinari, un allevatore e un commerciante sono stati riconosciuti colpevoli di aver violato il disciplinare del celebre prosciutto DOP, utilizzando ipoclorito di sodio (comunemente noto come candeggina) nelle vasche di scottatura e macellando animali troppo giovani.
Il caso e le accuse
Il fulcro della vicenda ruota intorno alle pratiche scorrette adottate lungo la filiera produttiva del prosciutto San Daniele. Secondo quanto emerso dalle indagini, le cosce di suino destinate alla produzione del celebre prosciutto venivano trattate con candeggina per abbattere la carica batterica, una pratica assolutamente vietata dal disciplinare. Inoltre, la carne proveniva da maiali macellati prima
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