Pneumatici ricostruiti: tipologie, costi e vantaggi per l’ambiente

Gli pneumatici ricostruiti sono un’opportunità di risparmio per aziende e ambiente: -40% di costo e 60 kg di CO2 risparmiate

La ricostruzione di pneumatici è la strategia migliore per le flotte di mezzi pesanti per valorizzare gli pneumatici di buona qualità prima che diventino Pneumatici Fuori Uso. Nel 2021, secondo l’Associazione Italiana Ricostruttori Pneumatici (AIRP) grazie agli pneumatici ricostruiti, le aziende hanno risparmiato circa 60 milioni di euro. E a guadagnarci è anche l’ambiente, con 8.798 tonnellate di CO2 in meno emesse, quindi più pneumatici tornano a macinare chilometri quando il battistrada è usurato, maggiori sono i vantaggi per tutti. Vantaggi che però si perdono quando si preferisce il massimo risparmio con pneumatici nuovi economici a gomme ricostruite secondo elevati standard di sicurezza e sottoposte a rigidi controlli. Ecco perché abbiamo deciso di fare chiarezza con l’aiuto di Michelin sui miti più diffusi che riguardano la ricostruzione degli pneumatici, quanto si risparmia e come viene fatta la ricostruzione delle gomme usurate.

50 KG DI MATERIE PRIME RISPARMIATE PER OGNI PNEUMATICO RICOSTRUITO

Oggi il processo di ricostruzione pneumatici offre molti vantaggi, soprattutto in termini ambientali e di costi di gestione, in ragione della minore quantità di materie prime necessarie rispetto alla


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