Pneumatici auto, vendite ancora in calo in Europa: -12% rispetto al 2022

Tra innovazione tecnologica e difficoltà legate al particolare momento storico, il mercato europeo degli pneumatici di ricambio attraversa un periodo segnato da difficoltà piuttosto evidenti. Il conflitto esploso in Ucraina più di un anno fa ha messo a dura prova un comparto alle prese con il recupero del gap generato dagli effetti della pandemia di Covid-19.

Al contempo, il settore attraversa una lenta ma progressiva trasformazione, segnata dalla costante integrazione tra canali di vendita fisici e digitali. Come già accade diffusamente in altri comparti, i consumatori sfruttano sempre più consapevolmente gli shop online e offline per confrontare prezzi e offerte o, semplicemente, raccogliere informazioni funzionali all’acquisto vero e proprio. In tal senso, un e-commerce specializzato come Euroimport Pneumatici rappresenta un punto di riferimento, soprattutto per gli utenti meno esperti che hanno bisogno di reperire informazioni di vario genere circa una determinata tipologia di prodotto.

2023, primo semestre negativo: la nota dell’ETRMA

L’ETRMA (European Tyre & Rubber Manufacturers Association, ovvero l’Associazione dei produttori di gomma e pneumatici europei) ha pubblicato, il 13 luglio scorso, i dati riassuntivi delle vendite degli associati operativi all’interno dell’Unione Europea. Il quadro complessivo è contrassegnato dal segno negativo: tutti i segmenti merceologici fanno registrare un calo delle vendite più o meno marcato rispetto al periodo di riferimento dell’anno precedente.

In particolare, in relazione al secondo trimestre 2023 (aprile – giugno), i dati “mostrano una evoluzione negativa in tutti i segmenti”, come si legge nella nota stampa dell’associazione. “La domanda” – evidenzia il comunicato – “è soffocata dall’instabilità economica mondiale e l’aumento dei costi quale risultato dell’inflazione”.

Adam McCarthy, Segretario Generale dell’ETRMA, spiega come sia stata osservata “una evoluzione negativa a partire dalla fine del 2022. Questa è alimentata dal rallentamento della domanda, in combinazione con l’incremento dei costi lungo tutta la catena del valore, l’inflazione dilagante, e le preoccupazioni inerenti la situazione economica globale”. Uno dei fattori determinanti, in tal senso, è rappresentato dallo scoppio della guerra in Ucraina che, sottolinea McCarthy, “ha contribuito a far aumentare i costi dell’energia”.

Rispetto alla prima metà dello scorso anno, aggiunge il Segretario Generale dell’Associazione, “la situazione è ancor più critica”, dal momento che all’inizio del 2022 il settore aveva fatto registrare chiari segni di ripresa, alimentata da “vendite molto solide, sospinte dai rifornimenti di magazzino susseguenti i lockdown dovuti al Covid”.

I dati del mercato europeo

Come accennato, le vendite di pneumatici di ricambio nella prima metà del 2023 sono in calo in tutti i segmenti di prodotto.

A giugno 2023, il dato trimestrale mostra un decremento del 12% rispetto allo stesso periodo (aprile – giugno) dell’anno precedente; anche il confronto tra i primi sei mesi dell’anno in corso e quelli del 2022 offre un riscontro negativo (-12%). Per quanto concerne le singole categorie merceologiche, su base trimestrale calano le vendite delle gomme estive (-9%) e di quelle invernali (-33%); leggero calo anche per gli pneumatici ‘all season’ (le 4 stagioni), le cui vendite sono diminuite dell’1%. Le coperture per autobus e autocarri calano del 28% mentre gli pneumatici di ricambio per i mezzi agricoli fanno registrare un -34%; negativo anche il dato delle coperture per moto e scooter (-10%). Fisiologicamente, anche i dati del semestre sono di segno negativo: gomme estive -11%, gomme invernali -32%, autocarri e bus -23%, mezzi agricoli -36%, moto e scooter -6%.

Pertanto, secondo McCarthy, “le previsioni per l’intero anno sono che il 2023 si concluderà con un calo delle vendite degli pneumatici di ricambio rispetto al 2022. Gli pneumatici non dovrebbero rappresentare una spesa discrezionale; ciò nonostante, è probabile che i consumatori stiano rimandando l’acquisto di gomme di ricambio fino all’ultimo momento”.

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