Perché soffriamo il caldo quando ci sono 30 gradi se il nostro corpo è a 36?
La chiave va ricercata nel metabolismo cellulare e nei meccanismi termoregolatori.
La termoregolazione consiste fondamentalmente nell’attivare diversi processi centrali e periferici per mantenere l’omeostasi corporea e costanti le funzioni vitali. Questi processi sono supervisionati dall’ipotalamo, che, attraverso il feedback, permette alla temperatura di aumentare o diminuire. Grazie a questo complesso sistema, la nostra temperatura oscilla tra 36º C e 37,5º C. La ragione di questo intervallo è dovuto al fatto che a queste temperature il nostro corpo è più efficiente, c’è meno dispendio energetico ed è più difficile essere infettati da virus, batteri e funghi.
Il limite è 43º C
La temperatura di comfort per il nostro corpo è compresa tra 15 e 30º C, al di sotto e al di sopra di questa temperatura ambientale il corpo umano attiva meccanismi di termoregolazione. Gli esseri umani tollerano meglio le basse temperature rispetto a quelle alte, perché le funzioni cellulari rallentano e possono riprendersi quando la temperatura ritorna a valori normali. Tuttavia, al di sopra dei 43º C, le proteine si denaturano, perdono la loro funzionalità in modo irreversibile e
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