
Perché smantellare le regole Ue sulla sostenibilità sarebbe un autogol per imprese e investitori
Le regole europee sulla sostenibilità sono a un bivio. Il pacchetto legislativo Omnibus I, presentato come un’iniziativa di semplificazione normativa, rischia di minare due pilastri del Green Deal: la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD). Ma 275 organizzazioni, tra cui oltre 200 aziende e investitori europei hanno lanciato...
Con una dichiarazione congiunta, 275 organizzazioni, tra cui oltre 200 aziende e investitori, si oppongono all’indebolimento delle direttive CSRD e CSDDD, difendendo il cuore normativo del Green Deal contro le proposte di deregolamentazione in discussione a Bruxelles
8 Luglio 2025
@Canva
Le regole europee sulla sostenibilità sono a un bivio. Il pacchetto legislativo Omnibus I, presentato come un’iniziativa di semplificazione normativa, rischia di minare due pilastri del Green Deal: la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDDD). Ma 275 organizzazioni, tra cui oltre 200 aziende e investitori europei hanno lanciato un chiaro appello: non arretrare.
In una dichiarazione congiunta diffusa il 1° luglio e ancora aperta alle firme fino al 30 agosto, i firmatari — tra cui Allianz, Nokia, Ikea e Unipol — invitano le istituzioni europee a preservare l’integrità del quadro normativo sulla finanza sostenibile. Per loro, questi strumenti non sono un onere, ma una base indispensabile per competitività, innovazione e resilienza.
CSRD e CSDDD:
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