Perché dovremmo cucinare di più il miglio, il cereale privo di glutine celebrato dalla Fao

È adatto ai celiaci e più resiliente ai cambiamenti climatici, dato che cresce anche in terreni aridi. Si può farne una...

Privo di glutine e più resiliente rispetto ai cambiamenti climatici in corso. Queste due delle caratteristiche principali del miglio, il cereale che l’organizzazione delle Nazioni Unite per l’agricoltura e l’alimentazione (Fao) ha deciso di celebrare l’anno prossimo. Anche se in Italia la sua coltivazione resta marginale, questo alimento sfama milioni di persone in tutto il mondo, in particolare nei Paesi dell’Africa sub-sahariana e dell’Asia. Al momento nel nostro Paese il miglio è destinato soprattutto all’alimentazione animale. Presentando però numerosi benefici sul piano nutrizionale e dell’ambiente questo alimento è candidato ad aumentare la sua presenza nella nostra alimentazione quotidiana.

Come ricorda la Fao, sotto la parola “miglio” rientra in realtà un gruppo eterogeneo di cereali, tra cui il miglio perlato, il proso, il foxtail, l’aia, il kodo, il browntop, il finger e il Guinea millet, nonché il sorgo e il teff. Il primo dei suoi vantaggi è quello di essere privo di glutine, quell’elemento presente ad esempio nel grano che, soprattutto nelle farine molto raffinate, rappresenta un grave problema per i celiaci e più in generale per le persone intolleranti a


Leggi tutto: https://www.agrifoodtoday.it/attualita/miglio-benefici-ricette.html


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