
Paracetamolo dalla plastica: ricercatori hanno trovato il modo di alleviare il tuo mal di testa con… le bottiglie riciclate
In un sorprendente intreccio tra biotecnologia e sostenibilità ambientale, un gruppo di scienziati ha raggiunto un traguardo rivoluzionario: sono riusciti a ottenere paracetamolo da plastica riciclata, utilizzando un batterio geneticamente modificato, l’Escherichia coli. L’esperimento apre le porte a un futuro in cui i rifiuti in PET potrebbero diventare materia prima per produrre farmaci a basso...
Un rivoluzionario metodo potrebbe trasformare la plastica in un antidolorifico, riducendo al contempo le emissioni di CO₂ e l’uso di combustibili fossili
6 Settembre 2025
In un sorprendente intreccio tra biotecnologia e sostenibilità ambientale, un gruppo di scienziati ha raggiunto un traguardo rivoluzionario: sono riusciti a ottenere paracetamolo da plastica riciclata, utilizzando un batterio geneticamente modificato, l’Escherichia coli. L’esperimento apre le porte a un futuro in cui i rifiuti in PET potrebbero diventare materia prima per produrre farmaci a basso impatto ambientale.
Come funziona il processo
Attualmente, il paracetamolo — uno dei farmaci più utilizzati al mondo — viene prodotto partendo da derivati del petrolio, in impianti industriali che richiedono alte temperature e consumano ingenti quantità di energia. Questo processo emette ogni anno oltre un milione di tonnellate di CO₂, per soddisfare una domanda globale che supera le 275.000 tonnellate di paracetamolo.
Il metodo sviluppato dai ricercatori dell’Università di Edimburgo, invece, funziona a temperatura ambiente, genera quasi zero emissioni e si
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