Vincenzo Schettini, il prof virale su TikTok che fa amare la Fisica proprio a tutti (e ricorda la parte più bella della scuola)

prof schettini

A molti studenti, non amanti delle materie scientifiche, sentire soltanto pronunciare la parola “fisica” provoca il mal di testa. Eppure c’è un insegnante italiano che sta riuscendo a far appassionare decine di migliaia di giovani a questa disciplina, considerata una delle più difficili e incomprensibili a scuola. Forse il suo nome – Vicenzo Schettini –...

Bonus occhiali da vista e lenti a contatto: che cos’è, requisiti e come richiedere il voucher

comprare occhiali da vista

Fra le misure di sostegno economico disposte dall’ormai ex-Governo Draghi e contenute all’interno della Legge di Bilancio 2021 vi è anche il cosiddetto Bonus Vista, un contributo del valore di 50 euro per sostenere l’acquisto di occhiali da vista o lenti a contatto correttive da parte delle persone meno abbienti. Il decreto attuativo è pronto,...

Nell’Antico Egitto esistevano già i “test” di gravidanza ed erano attendibili al 70%

egitto grano

Nell’Antico Egitto le donne erano solite stabilire la presenza di una gravidanza con una pratica realmente all’avanguardia, un primissimo modello dei test che utilizziamo oggigiorno. A darne nuovamente notizia sono gli egittologi del polo universitario danese Københavns Universitet. Nel 2018 i ricercatori hanno lavorato su alcuni testi inediti della The Papyrus Carlsberg Collection, una collezione...

Cosa succede al tuo corpo se indossi un reggiseno della taglia sbagliata? Gli effetti collaterali su schiena, petto e spalle

reggiseno

Il reggiseno è un indumento che fa parte della vita quotidiana di moltissime donne: c’è chi lo considera un prezioso alleato per la propria femminilità, chi un immancabile accessorio per sentirsi sicura e comoda, chi al contrario lo percepisce come una fastidiosa costrizione e non vede l’ora di liberarsene a fine giornata. Qualunque sia il...

A Torino, nel mondo di Robert Doisneau

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Centotrenta scatti per celebrare uno dei padri della fotografia del Novecento: preziose stampe in bianco e nero ai sali d’argento sono approdate a Torino dalla collezione dell’Atelier Robert Doisneau di Montrouge, a Sud della Francia, dove per oltre cinquant’anni il maestro ha stampato e archiviato le sue immagini, lasciando un’eredità di 450 mila negativi e un’incredibile mole di stampe d’epoca. Curata da Gabriel Bauret e recentemente inaugurata negli spazi torinesi di Camera – Centro Italiano per la Fotografia, fino al prossimo 14 febbraio la mostra invita a un viaggio completo nel lavoro del grande fotografo umanista e pioniere del fotogiornalismo di strada. Robert Doisneau, Le baiser de l’Hôtel de Ville, Paris 1950 © Robert DoisneauIl Bacio all’Hotel de Ville, che lo ha reso famoso nel mondo, non può certo mancare. Ma è ora di andare avanti e di riscoprire la ricerca di Doisneau in tutta la sua ricchezza, tra scatti celebri e perle poco note che hanno tutte una storia da raccontare.Robert Doisneau, Le vélo de Tati, Paris 1949 © Robert Doisneau/Gamma Rapho “Se c’è qualcuno che adoro, quello è Doisneau”, ha affermato il grande Henri Cartier-Bresson: “L’intelligenza, la profondità di Doisneau, la sua umanità. È un uomo meraviglioso”. Che si tratti di foto realizzate su commissione o durante i suoi vagabondaggi in giro per Parigi, Doisneau ha raccontato il proprio tempo lasciandosi guidare dalla disobbedienza e dalla curiosità, a suo parere “i due requisiti fondamentali in questo mestiere”. Robert Doisneau, Un regard oblique, Paris 1948 © Robert DoisneauA passeggiare insieme a lui erano spesso gli amici scrittori Jacques Prévert, Robert Giraud e Blaise Cendars: “quando trovavo un’immagine pensavo a uno di loro, che poi era il primo a cui la mostravo”, ha raccontato Doisneau: “Un po’ glielo dovevo, perché erano stati loro a insegnarmi a vedere”.Robert Doisneau, L’enfer, Paris 1952 © Robert Doisneau A Torino il suo sguardo libero ed empatico torna a raccontare la guerra e la liberazione, il lavoro, l’amore, i giochi di strada, ma anche l’arte, la moda, la musica. Lungo il percorso della mostra incontreremo personaggi come Yves Montand, Juliette Gréco, Pablo Picasso, e soprattutto schiere di anonimi passanti, portinai, monelli sorpresi nella freschezza del quotidiano, in uno spaccato realistico e insieme poetico di un’epoca e della sua umanità. Robert Doisneau, Le ruban de la mariée, Saint Sauvant 1951 © Robert Doisneau/Gamma RaphoUndici sezioni scandiscono il cammino del visitatore nella Parigi di Robert Doisneau: si parte dai bambini, inesauribile fonte di ispirazione per il fotografo francese, per andare avanti con temi come “Occupazione e Liberazione”, “Il dopoguerra”, “Il teatro della strada”, “Bistrot”, “Una certa idea della felicità”. Un estratto dal film Robert Doisneau, le révolté du merveilleux (Robert Doisenau. La lente delle meraviglie), realizzato nel 2016 dalla nipote del maestro Clémentine Deroudille, invita infine ad andare oltre le immagini per entrare in contatto diretto con il grande fotografo umanista e comprenderne appieno il lavoro.Robert Doisneau, Caniveau en crue, Paris 1934 © Robert Doisneau