“Nessuno tocchi gas e petrolio”: così l’Italia continua a finanziare missioni militari a tutela delle fonti fossili

A dirla tutta, ci volevano soltanto le guerre perché il nostro Governo desse una spinta ulteriore alla militarizzazione delle fonti fossili e, in particolare, al collegamento tra la nuova missione nel Mar Rosso e la sicurezza energetica. Ed è così che in quattro e quattr’otto, la Camera ha approvato nei giorni scorsi tutte le operazioni...

Nel 2024 la spesa italiana per le missioni militari a tutela delle fonti fossili sta aumentando: dagli 833 milioni di euro del 2023 si è già passati a 840 milioni. Un trend inverso rispetto agli obiettivi della neutralità climatica

@haritonoff/123rf

A dirla tutta, ci volevano soltanto le guerre perché il nostro Governo desse una spinta ulteriore alla militarizzazione delle fonti fossili e, in particolare, al collegamento tra la nuova missione nel Mar Rosso e la sicurezza energetica. Ed è così che in quattro e quattr’otto, la Camera ha approvato nei giorni scorsi tutte le operazioni militari per tutelare le rotte del gas e del petrolio.

Secondo i dati di Greenpeace, solo nel 2024 la spesa italiana per le missioni militari a tutela delle fonti fossili cresce leggermente in termini assoluti rispetto al 2023: da 833 milioni di euro a 840 milioni. Un dato in costante crescita dal 2019, con un trend inverso rispetto agli obiettivi della neutralità climatica.

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