Nasce in questo stadio la prima Comunità energetica rinnovabile nel calcio italiano
In un’Italia dove le Comunità energetiche rinnovabili (CER) faticano ancora a decollare, lo stadio dell’Udinese fa gioco di squadra con l’ambiente e segna un primato: è il primo impianto sportivo del calcio italiano a diventare fulcro di una CER. Il progetto si chiama Energia in Campo e nasce dalla collaborazione tra Udinese Calcio e Bluenergy...
Un progetto innovativo unisce sport, sostenibilità e solidarietà: nasce la prima comunità energetica rinnovabile legata a un impianto calcistico, un modello che trasforma l’energia in risorsa condivisa
@Bluenergy
In un’Italia dove le Comunità energetiche rinnovabili (CER) faticano ancora a decollare, lo stadio dell’Udinese fa gioco di squadra con l’ambiente e segna un primato: è il primo impianto sportivo del calcio italiano a diventare fulcro di una CER. Il progetto si chiama Energia in Campo e nasce dalla collaborazione tra Udinese Calcio e Bluenergy Group. Dietro le quinte, una visione semplice ma rivoluzionaria: trasformare l’energia solare prodotta dallo stadio in un bene condiviso, accessibile, solidale.
I numeri parlano chiaro: 2.409 pannelli fotovoltaici installati sul tetto del Bluenergy Stadium producono ogni anno circa 1.100 MWh di energia rinnovabile, pari al fabbisogno medio di 400 famiglie. Questo consente di abbattere l’emissione di oltre 450 tonnellate di CO₂ l’anno – l’equivalente di quanto assorbirebbero circa 22.000 alberi in 12 mesi. Il 70% di questa energia alimenta direttamente lo stadio, rendendolo in buona parte autosufficiente; il restante 30% viene invece immesso nella
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