Mercati a picco in Cina. Il Congresso non è piaciuto agli investitori

Non che ci fossero particolari dubbi sulla rielezione di Xi Jinping alla guida della seconda economia globale. Che il leader cinese sia ormai una versione di Mao formato Terzo Millennio è appurato. Quello che però hanno più difficoltà ad ammettere le autorità del Dragone è la profonda crisi finanziaria in cui si trova la Cina, […]

Non che ci fossero particolari dubbi sulla rielezione di Xi Jinping alla guida della seconda economia globale. Che il leader cinese sia ormai una versione di Mao formato Terzo Millennio è appurato. Quello che però hanno più difficoltà ad ammettere le autorità del Dragone è la profonda crisi finanziaria in cui si trova la Cina, da ormai tre anni buoni a questa parte.

LE PAROLE (AL VENTO) DI XI

Tanto è vero che il terzo mandato di Xi è cominciato con un buco nell’acqua. Qualcosa di già visto, per esempio quando, come raccontato da Formiche.net, Pechino invitò caldamente gli istituti di credito ad aumentare i prestiti al comparto immobiliare, collassato da tempo e le banche, risposero picche, non volendone sapere di elargire denaro a chi non poteva rimborsarlo.

Adesso la storia si ripete, dimostrando ancora una volta come ci sia una parte di finanza cinese che non risponde più ai diktat del Partito. Stavolta non sono le banche a infischiarsene del governo, bensì i gestori di debito, gigantesche società, a volte private, altre volte a capitale misto, incaricate di accollarsi parte delle sofferenze bancarie, mantenendo i bilanci degli istituti il più possibile puliti. In altre parola, quando la banca non riesce a riscuotere il credito finito in sofferenza, quest’ultimo viene girato a società terze che si caricano del recupero del credito, incassando generose commissioni.

CREDITI? GRAZIE, NO

In Cina Huarong, una dei principali gestori del debito corporate, è quasi finita a gambe all’aria per essersi accollata molti dei debiti di Evergrande, la Lehman Brothers cinese. Ora, nonostante tutto ciò, il governo ha chiesto a quattro gestori di crediti inesigibili di proprietà statale, di assumere nuovi stock di debito, in particolare presso il settore immobiliare. Richiesta legittima, se non fosse


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