Meduse killer, pesticidi e antibiotici: ti racconto la strage silenziosa (ma annunciata) dei salmoni scozzesi
Centinaia di migliaia di salmoni d’allevamento sono morti in Scozia a causa di un’invasione di meduse. Questo evento drammatico mette in luce le criticità di un’industria insostenibile, che minaccia l’ambiente, il benessere animale e la sopravvivenza del salmone selvativo
Un’ecatombe silenziosa si sta consumando nelle acque scozzesi. Non si tratta di un disastro naturale, ma di una tragedia annunciata: centinaia di migliaia di salmoni d’allevamento sono morti a causa di un’invasione di meduse, creature trasformate in killer da un sistema di produzione intensivo e insostenibile.
L’allarme è scattato dopo che una specie di medusa filamentosa, già responsabile della morte di milioni di salmoni in Norvegia, è stata avvistata in diverse località scozzesi, compresa l’area di Skye e Muck. In pochi giorni, si stima che oltre 200.000 salmoni siano morti, vittime del contatto con i filamenti urticanti di questa specie. Le meduse, attratte dall’alta concentrazione di nutrienti negli allevamenti, pungono la pelle, gli occhi e le branchie dei salmoni, causando ferite, infezioni e una morte lenta e dolorosa.
Mentre gli attivisti, allarmati, denunciano l’inerzia del governo scozzese
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