Mafia a Roma, truffatori e ‘strozzini’, così punivano chi non pagava: sequestrati beni per oltre 1 milione di euro
Si trovavano nella Capitale da tempo e dalla Calabria avevano deciso di trasferirsi a Roma, lì dove hanno iniziato ad avere rapporti con ambienti malavitosi, anche di matrice mafiosa. E proprio lì dove questa mattina gli agenti della Polizia di Stato della Divisione Anticrimine della Questura di Roma, nell’ambito dell’attività di contrasto all’accumulazione di patrimoni illecitamente accumulati dalle organizzazioni criminali, hanno sequestrato dei beni, finalizzato alla confisca. Nel ‘mirino’ tre fratelli calabresi.
Dalla Calabria a Roma e le organizzazioni mafiose
Il provvedimento di questa mattina riguarda tre fratelli di origine calabrese, che si trovavano nella Capitale da tempo e che attualmente sono detenuti. Proprio loro, infatti, avevano stretto rapporti con ambienti malavitosi, mafiosi. Ed erano stati condannati con sentenze irrevocabili per attività criminali legate al traffico di stupefacenti e altri gravi reati, a marzo dello scorso anno. Loro si erano resi ‘protagonisti’ dell’operazione meglio conosciuta come “Alberone” e condotta dalla Squadra Mobile della Questura di Roma, coordinata dalla locale Procura della Repubblica.
LaCittaNews è un motore di ricerca di informazione in formato magazine, aggrega e rende fruibili, tramite le sue tecnologie di ricerca, in maniera automatica, gli articoli più interessanti presenti in Rete. LaCittaNews non si avvale di nessuna redazione editoriale. => DISCLAIMER