L’oro che brilla nella tua collana? È il frutto dell’estrazione illegale che sta distruggendo l’Amazzonia

L’estrazione illegale di oro continua a rappresentare una minaccia devastante per l’Amazzonia, nonostante gli sforzi delle autorità brasiliane. Un recente rapporto di Greenpeace mostra che, tra il 2023 e il 2024, le attività minerarie non sono diminuite, ma si sono semplicemente spostate in nuove aree. Se da un lato sono stati registrati cali in alcuni...

L’estrazione illegale di oro ha distrutto oltre 4.000 ettari di foresta in Amazzonia negli ultimi due anni, con l’Italia che compare tra i Paesi importatori

@Greenpeace

L’estrazione illegale di oro continua a rappresentare una minaccia devastante per l’Amazzonia, nonostante gli sforzi delle autorità brasiliane. Un recente rapporto di Greenpeace mostra che, tra il 2023 e il 2024, le attività minerarie non sono diminuite, ma si sono semplicemente spostate in nuove aree.

Se da un lato sono stati registrati cali in alcuni territori indigeni come Yanomami, Munduruku e Kayapó, dall’altro il territorio Sararé ha visto un inquietante aumento del 93% nell’attività estrattiva. In totale oltre 4.200 ettari di foresta sono stati distrutti in due anni: un danno ambientale enorme, paragonabile a mezza Manhattan.

Il commercio di questo oro “tossico” non si limita ai confini brasiliani. Greenpeace ha tracciato il suo percorso verso il mercato internazionale, evidenziando come, nel 2024, i principali acquirenti siano stati Canada, Svizzera e Regno Unito.

In particolare la Svizzera riveste un ruolo cruciale, agendo come snodo globale della raffinazione e come porta d’accesso


Leggi tutto: https://www.greenme.it/ambiente/estrazione-illegale-oro-distrugge-amazzonia/


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