
Licenziato per una domanda “sbagliata” su Israele: il caso del giornalista Nunziati è il sintomo di una libertà di stampa in cancrena
Si può perdere il lavoro per una domanda? In Italia, a quanto pare sì. E la cosa più assurda è che a perderlo è stato un giovane giornalista che, proprio per la sua professione, è chiamato a fare domande, soprattutto quelle che possono risultare scomode. La surreale vicenda ha come protagonista Gabriele Nunziati, licenziato dall’agenzia...
Il coraggio di chiedere costa caro: la vicenda del giornalista Gabriele Nunziati, collaboratore licenziato dall’Agenzia Nova per una “domanda fuori luogo” su Israele ci sbatte in faccia la fragilità della libertà di informazione in Italia. Dalla redazione di greenMe tutta la solidarietà al collega vittima di un’assurda e grave ingiustizia
6 Novembre 2025

@Commissione Europea
Si può perdere il lavoro per una domanda? In Italia, a quanto pare sì. E la cosa più assurda è che a perderlo è stato un giovane giornalista che, proprio per la sua professione, è chiamato a fare domande, soprattutto quelle che possono risultare scomode. La surreale vicenda ha come protagonista Gabriele Nunziati, licenziato dall’agenzia di stampa Agenzia Nova per un chiarimento chiesto alla Commissione Europea, Paula Pinho, durante una conferenza stampa a Bruxelles lo scorso 13 ottobre.
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