Le donne venivano strangolate e sepolte vive in un rituale di sacrificio neolitico diffuso in Europa
Sembra che l’omicidio per “incaprettamento” (legare il collo delle vittime alle gambe piegate dietro la schiena) facesse parte dei rituali agricoli in gran parte dell’Europa.
Una recente ricerca basata sull’analisi di un’antica tomba neolitica, scoperta più di 20 anni fa nel sud della Francia, ha consentito agli archeologici di scoprire numerosi omicidi di donne, sacrificate in brutali rituali di strangolamento per un periodo di 2.000 anni. Tre dei resti femminili rinvenuti nella tomba di Saint-Paul-Trois-Châteaux, vicino ad Avignone, appartengono a donne costrette ad adottare posizioni che ne avrebbero provocato il soffocamento, e almeno una potrebbe essere stata sepolta viva, secondo quanto riferito da Arqueonews. Secondo i ricercatori, la sua posizione, supina e a faccia in giù, suggerisce una forma ritualizzata di strangolamento. Questo metodo di omicidio, chiamato ‘incaprettamento’, consisteva nel legare il collo delle vittime alle gambe piegate in modo che si strangolassero. Una tecnica simile di violenza è stata utilizzata nella storia moderna dalla mafia, ma come tortura o punizione.
Connessioni con l’agricoltura
Lo studio evidenzia la presenza di simbolismo agricolo nella tomba. Sopra le donne sepolte
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