Le donne che suonavano ad Auschwitz, “salvate” dalle camere a gas grazie alla musica
La commovente e terribile storia dell’Orchestra femminile di Auschwitz: suonavano per sopravvivere mentre accompagnavano alle camere a gas, con allegri e flagellanti melodie, detenuti e detenute
C’era la musica nei campi di concentramento nazisti: quella creata clandestinamente dai detenuti e dalle detenute per sé stessi, per provare a dimenticare almeno per il tempo di qualche melodia l’orrore, per resistere; e quella eseguita per gli ufficiali, suonata per un pubblico di assassini, e per “sollevare” le dure giornate delle persone imprigionate, ma che in realtà rimbombava nel campo come la colonna sonora della loro condanna a morte.
Siamo ad Auschwitz nel 1943, e nel campo di concentramento l’aspettativa di vita è inferiore ai quattro mesi. Per alcune donne però la musica sarà un’alleata per la sopravvivenza, permettendogli non solo di superare la soglia dei quattro mesi, ma persino di sfuggire alla morte. La Mädchenorchester von Auschwitz, in italiano l’orchestra femminile di Auschwitz, è stata l’unica composta solo da donne tra tutti i campi di concentramento della Germania e dei territori occupati.
L’orchestra femminile di Auschwitz
Quando
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