Lavori più richiesti nei prossimi 10 anni: Le nuove professioni in ambito tech e sostenibilità

Tra i lavori più richiesti nei prossimi 10 anni si prevede vi sarà una forte domanda per profili legati allo sviluppo e alla gestione delle nuove tecnologie abilitanti. In questo contesto, un’innovazione di particolare rilievo è rappresentata dai sistemi di pilotaggio remoto, ovvero i droni.

Grazie alla loro versatilità di impiego, i quadricotteri stanno rivoluzionando molteplici settori quali la fotografia aerea, la sorveglianza, la consegna di farmaci e la pubblica sicurezza. Per diventare professionisti capaci di massimizzare il potenziale dei droni nei processi aziendali, è però necessario acquisire competenze specifiche in field nell’integrazione di sensori, nella programmazione dei sistemi di guida autonoma e nella gestione del traffico di questi aeromobili a pilotaggio remoto.

In questo contesto, opera con successo da anni Professione Drone, una realtà di formazione professionale altamente specializzata nell’offrire corsi avanzati sull’utilizzo dei multicotteri per usi civili e commerciali. I piloti istruiti da Professione Drone https://professionedrone.com/ apprendono le più moderne tecniche di ripresa, mappatura e ispezione con droni attraverso un percorso formativo strutturato e in continuo aggiornamento sulle ultime innovazioni.

La loro expertise nell’addestramento sul campo costituisce un valore aggiunto imprescindibile per l’acquisizione delle competenze necessarie ad operare in sicurezza e a massimizzare il potenziale dei droni nei processi lavorativi di oggi e del futuro.

Professioni del futuro: I lavori legati all’innovazione tecnologica

I lavori legati all’innovazione tecnologica sono un tema di assoluta importanza e attualità se si considera come le nuove tecnologie stiano trasformando progressivamente tutti gli ambiti della nostra società in questo inizio di terzo millennio. I lavori più richiesti nei prossimi 10 anni saranno proprio quelli legati allo sviluppo e all’implementazione delle innovazioni digitali in ogni settore.

Molte professioni consolidate verranno rivoluzionate da concetti come intelligenza artificiale, internet delle cose, realtà aumentata e blockchain, mentre nuove figure professionali si renderanno necessarie per gestire e massimizzare le potenzialità di queste tecnologie disruptive. Ad esempio, gli esperti in data science avranno un ruolo primario nell’analizzare e trarre valore dai big data generati dalla digitalizzazione dei processi. Analogamente, gli sviluppatori di applicazioni per la realtà aumentata e la realtà virtuale potranno trovare impiego in moltissimi ambiti, dall’intrattenimento all’educazione fino alla medicina.

Anche i profili legati alla cybersecurity con competenze trasversali nella programmazione, nella crittografia e nella gestione delle infrastrutture IT risulteranno sempre più ricercati a causa dell’aumento esponenziale dei rischi di attacchi informatici connessi all’iperconnessione globale.

Allo stesso modo, diventeranno strategiche alcune figure come gli esperti di robotica applicata all’industria 4.0 e alla domotica, nonché i tecnici in grado di gestire sistemi complessi basati su reti neuronali e machine learning.

I mestieri del digitale che richiedono competenze altamente specialistiche nell’ambito delle tecnologie abilitanti verranno privilegiati nel prossimo decennio, dal momento che le innovazioni in atto richiedono personale formato in modo approfondito per guidare la transizione tecnologica dei business e della società.

Lavori più richiesti nei prossimi 10 anni: Sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente

Lo sviluppo sostenibile e tutela dell’ambiente è strettamente correlato alle sfide globali che le società dovranno affrontare nel prossimo decennio. I lavori più richiesti nei prossimi 10 anni vedranno un forte incremento di professioni legate alla promozione di modelli di business e stili di vita più rispettosi dell’ecosistema terrestre.

Assume sempre maggior rilevanza lo studio e l’implementazione di soluzioni per efficientare i processi produttivi riducendone l’impatto ambientale, come testimoniato anche dagli obiettivi di sviluppo sostenibile dell’ONU. In quest’ottica, sarà fondamentale disporre di **esperti in economia circolare in grado di ottimizzare l’utilizzo delle risorse attraverso il riciclo, il riuso e il recupero di materie prime e prodotti.

Analogamente, la transizione ecologica promossa da governi e istituzioni vedrà un notevole fabbisogno di figure professionali quali project manager specializzati nelle energie rinnovabili, ingegneri ambientali per la bonifica di siti inquinati, tecnici del risparmio energetico e della mobilità sostenibile.

Sarà inoltre strategico formare consulenti per la riduzione delle emissioni climalteranti mediante strategie di carbon neutrality e compensazione delle emissioni da applicare trasversalmente in molteplici ambiti economici.

La tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile offriranno crescenti opportunità occupazionali per nuove competenze nell’ambito dell’ecologia industriale e dell’economia verde.

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