L’arresto di Pavel Durov non c’entra con il Digital Service Act dell’Unione Europea

L'arresto di Durov è avvenuto nell'ambito di un'indagine nazionale francese L'articolo L’arresto di Pavel Durov non c’entra con il Digital Service Act dell’Unione Europea proviene da Open.

«Pavel Durov è la prima vittima del Digital Services Act». Questo è l’annuncio che accompagna una lista degli eurodeputati italiani che nel 2022 avevano votato a favore della legge europea sulle piattaforme digitali, con la quale l’Unione mira a contrastare i contenuti illegali, garantire la trasparenza della pubblicità e combattere la disinformazione. Il riferimento è all’arresto del fondatore di Telegram con l’accusa di essere stato poco collaborativo con le autorità francesi nel fornire informazioni utili a individuare i colpevoli di attività illegali sulla piattaforma. Sebbene pare che ora anche l’Ue stia indagando su Durov, il suo arresto (con successivo rilascio) è legato unicamente all’indagine francese, e per questo è sbagliato sostenere che l’imprenditore nato nell’allora Leningrado sia la prima vittima del


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