
La pesca a strascico è una “deforestazione marina”: emette 370 milioni di tonnellate di CO2 all’anno
Le reti da pesca producono carbonio dal fondale marino e oltre la metà finirà nell’atmosfera entro un decennio. Se già da tempo gli scienziati sanno che la pesca a strascico – la pratica di trascinare enormi reti lungo il fondale marino per catturare i pesci – produce emissioni dal fondale marino, ora, per la prima...
La pesca a strascico, una tecnica di pesca controversa e distruttiva, rilascia grandi quantità di anidride carbonica dal fondale marino e gran parte di questo gas finisce nell’atmosfera
Le reti da pesca producono carbonio dal fondale marino e oltre la metà finirà nell’atmosfera entro un decennio. Se già da tempo gli scienziati sanno che la pesca a strascico – la pratica di trascinare enormi reti lungo il fondale marino per catturare i pesci – produce emissioni dal fondale marino, ora, per la prima volta, ne hanno calcolato la quantità esatta rilasciata nell’atmosfera.
370 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno che riscaldano il Pianeta – una quantità, dicono, che è “troppo grande per essere ignorata” – e gli hotspot della pesca a strascico nel Mar Cinese Orientale, nel Baltico, nel Mare del Nord e nel Mar di Groenlandia hanno le maggiori emissioni climatiche.
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Mentre il mondo, insomma, dice di impegnarsi a ridurre le emissioni causate dai combustibili
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