La morte del ristoratore Ferreri, aperta inchiesta: disposta l’autopsia, sequestrate le cartelle cliniche

La morte del ristoratore Ferreri, aperta inchiesta: disposta l'autopsia, sequestrate le cartelle clinichepalermotoday.it

“Lui poteva vivere ancora, tutti devono sapere quello che gli hanno fatto”. I familiari di Ippolito Ferreri – noto ristoratore che la città di Palermo ricorderà sempre come il fondatore del bar Roney, di Chamade, ma anche di Charme – hanno presentato una denuncia contro il Maria Eleonora Hospital dopo la morte dell’84enne. “Era un vulcano di vita ed energie, mio padre non doveva morire così, non doveva morire adesso, non in questo modo. Voglio sapere che cosa è successo”. A riavvolgere il nastro di questo film dall’epilogo tragico è Cinthia Ferreri, una dei suoi quattro figli. Una ferita al piede dopo una pedicure, il sospetto di problemi cardiovascolari, la corsa in ospedale, il ricovero lungo due mesi e infine un decesso su cui adesso gli inquirenti voglio vederci chiaro. Per questo il magistrato ha disposto il sequestro della salma, sulla quale verrà effettuata un’autopsia, e delle cartelle cliniche.

La pedicure e il piccolo taglio al mignolo

Tutto sarebbe iniziato da un semplice trattamento estetico. “Non posso ancora credere a quello che è successo – racconta a PalermoToday la figlia Cinthia Ferreri -. Questo calvario è iniziato dopo una pedicure. Un piccolo taglietto, pensavamo sarebbe stato necessario un po’ di tempo per rimarginarsi. Così non è stato. Ecco perché siamo andati da un diabetologo che sospettò subito che mio padre potesse avere il diabete e, di conseguenza, il piede diabetico. A cascata dunque anche dei piccoli problemi di vascolarizzazione. Facciamo tutti gli esami del caso, anche angiologici, e una visita specialistica con un chirurgo plastico. Era un uomo di 84 anni in perfetta salute. Ogni mattina andava al bar a fare colazione. Amava la gente, socializzare e sorridere a tutti”.

Il ricovero per un’angioplastica di routine 

È il 7 luglio quando Ippolito Ferreri viene

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