La fuga degli inserzionisti da Twitter spiegata dal prof. Benton

Il gigante dei prodotti alimentari General Mills, Pfizer, Audi, General Motors sono solo alcuni dei brand che hanno sospeso le loro campagne pubblicitarie su Twitter in seguito alle incertezze generate dall’acquisizione di Elon Musk. Tuttavia non si tratta – per il momento – di una decisione definitiva. Le perplessità sarebbero legate all’incertezza sulla moderazione dei […]

Il gigante dei prodotti alimentari General Mills, Pfizer, Audi, General Motors sono solo alcuni dei brand che hanno sospeso le loro campagne pubblicitarie su Twitter in seguito alle incertezze generate dall’acquisizione di Elon Musk. Tuttavia non si tratta – per il momento – di una decisione definitiva.

Le perplessità sarebbero legate all’incertezza sulla moderazione dei contenuti, preoccupati di una deriva del linguaggio considerato ‘hate speech’ dai quali i loro marchi vogliono prendere la distanza. Un portavoce di General Mills ha dichiarato “Continueremo a monitorare questa nuova direzione [di Twitter] e a valutare il nostro investimento pubblicitario di marketing”. Musk ha ammesso la fuga degli inserzionisti, sostenendo di “aver fatto tutto il possibile per impedirla”. Il problema sta nelle regole societarie che le aziende si sono imposte in questi anni, e che scattano indipendentemente dalla volontà dei manager.

Se una piattaforma non rispetta criteri ESG (dove la “G” sta per governance) magari perché licenzia oltre 3mila persone in un colpo solo, tra cui quelle che su tali criteri devono vigilare o che gestiscono gli annunci pubblicitari; se si riempie di frasi considerate razziste, discriminatorie, contrarie alle policy aziendali; se non garantisce la moderazione o il filtro dei contenuti, allora i responsabili del marketing sono di fatto “costretti” a staccare la spina degli investimenti, per non rischiare sanzioni corporate, la rivolta degli azionisti, o il boicottaggio dei loro clienti.

Come spiega a Formiche.net il professor Bond Benton della Montclair State University (New Jersey, Usa), “un nostro studio ha riscontrato un incremento della quantità di hate speech su Twitter nel periodo immediatamente successivo all’acquisizione di Musk”. Secondo Benton, l’affermazione di Musk di voler ridurre i livelli di monitoraggio e limitazioni, con il suo ormai famoso tweet “the bird is


Leggi tutto: https://formiche.net/2022/11/fuga-inserzionisti-twitter-prof-benton/


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