La devastazione dell’uragano Helene, sotto i nostri occhi, ci racconta come l’anomalia degli eventi meteo estremi diventa routine
Si tratta del terzo uragano a colpire la costa orientale degli States negli ultimi 13 mesi. Le temperature della superficie del mare, lungo il percorso di Helene, hanno raggiunto 31 °C, fino a 4° superiori alla norma. Un aumento, indotto dal cambiamento climatico, che ha amplificato gli effetti dell’evento meteo estremo
L’uragano Helene si è abbattuto sul sud-est degli Stati Uniti con una furia inaudita, lasciando dietro di sé una scia di morte e distruzione.
Dopo aver travolto la Florida lo scorso giovedì, ha raggiunto rapidamente la Georgia, per poi proseguire la sua corsa inarrestabile in Carolina del Nord, Carolina del Sud, Tennessee, Alabama, Kentucky e Virginia.
Il bilancio delle vittime, in costante aggiornamento, ha superato quota 100, con la Carolina del Nord tra i Paesi più convinto da questo evento meteo estremo. Case rase al suolo, strade allagate, milioni di persone senza elettricità: lo scenario è poco rassicurante. Ma Helene non è un caso isolato. È l’ennesimo uragano in una stagione che sembra non avere fine.
Helene ha agito a settembre,
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