Influenza del cammello: cosa dicono i virologi italiani della Mers

I Mondiali e lo "sgradito regalo" della Mers, perché la cosiddetta influenza del cammello potrebbe essere meno pericolosa del covid anche se più aggressiva Leggi tutto Influenza del cammello: cosa dicono i virologi italiani della Mers su Notizie.it.

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Fa paura la cosiddetta influenza del cammello tornata in auge dopo i mondiali in Qatar, ecco cosa hanno detto ad AdnKronos i virologi italiani della Mers.

Matteo Bassetti, Massimo Ciccozzi, Mauro Minelli e Fabrizio Pregliasco spiegano rischi e pericoli reali del virus “cugino” del Covid. La Mers-CoV o Sindrome respiratoria mediorientale ha dei margini di rischio che vanno analizzati. 

Cos’è la Mers, l’influenza del cammello

Ha detto Matteo Bassetti, direttore della Clinica di Malattie infettive del Policlinico San Martino di Genova: “È un virus che conosciamo da dieci anni e non è mai riuscito realmente ad uscire dal Medio Oriente nonostante ci siano stati dei cluster in chi si recava in pellegrinaggio a La Mecca.

Ha contagiosità molto bassa, quindi il rischio da chi rientra in Europa è difficile. Chi è del mestiere conosce la Sindrome respiratoria mediorientale da anni, è un problema vecchio che non credo tornerà fuori”. 

Bassetti e Ciccozzi “morbidi”

Gli ha fatto eco il  responsabile dell’Unità di Statistica medica ed epidemiologia molecolare della Facoltà di Medicina e chirurgia del Campus Bio-Medico di


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