In ricordo di Dorothy Stang: assassinata in Brasile perché voleva salvare l’Amazzonia

Il 12 febbraio 2005 fu uccisa con sei colpi di pistola, quando aveva 73 anni, mentre si trovava nella città di Anapu, nello Stato del Parà. Arrivò in Brasile nel 1966. Il suo impegno come missionaria non fu legato soltanto alla religione. Infatti si unì ai movimenti sociali che nacquero nello Stato del Parà per...

Sono passati 19 anni dalla morte di Dorothy Stang. Per tutta la vita si era battuta a fianco dei contadini dell’Amazzonia brasiliana per difendere la loro Terra. Era una suora missionaria di origini statunitensi e un personaggio scomodo per via delle sue lotte a tutela dell’ambiente e delle popolazioni brasiliane.

Il 12 febbraio 2005 fu uccisa con sei colpi di pistola, quando aveva 73 anni, mentre si trovava nella città di Anapu, nello Stato del Parà. Arrivò in Brasile nel 1966. Il suo impegno come missionaria non fu legato soltanto alla religione.

Infatti si unì ai movimenti sociali che nacquero nello Stato del Parà per fermare il disboscamento dell’Amazzonia. Fu sempre vicina ai contadini locali e agli operai della Transamazzonica per difendere le loro terre.

Dorothy Stang fu assassinata perché aveva lottato per proteggere le popolazioni indigene dell’Amazzonia e le loro terre dalla speculazione selvaggia. Voleva difendere i più poveri e nello stesso tempo salvare un territorio devastato giorno dopo giorno dalla deforestazione. Per il suo impegno è stata definita ‘la prima martire del Creato’.

Il suo


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