Ilva di Taranto, il processo per disastro ambientale riparte da zero a Potenza. I giudici di appello: «In città il contesto non era sereno»
La Corte d’assise d’appello di Lecce, sezione distaccata di Taranto, ha annullato la sentenza di primo grado del processo “Ambiente Svenduto”, che coinvolge 37 imputati e tre società, accusati del presunto disastro ambientale legato alla gestione Riva dell’ex Ilva. In primo grado i Riva erano stati condannati a 20 e 22 anni. Accogliendo la richiesta delle difese, il procedimento è stato trasferito a Potenza, poiché i giudici di Taranto, sia togati che popolari, che avevano emesso la sentenza iniziale, sono stati considerati potenzialmente «parti offese» nel caso, come richiesto da alcune difese che avevano sottolineato come a Taranto il contesto non fosse sereno per una decisione. La Corte ha quindi inviato gli atti alla procura di Potenza per le procedure
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